EMERGENZA AMBIENTALE al Cantariello: adesso basta!

ADESSO BASTA!

L’attuale situazione nel tratto di strada ‪#‎Cantariello‬, al confine tra‪#‎Afragola‬ e ‪#‎Casoria‬, è letteralmente indegna per un territorio che ha la pretesa di definirsi civile. Rifiuti di ogni genere vengono ormai abbandonati ovunque, nonostante la chiusura al traffico ordinata (per motivi di sicurezza) dalla ‪#‎CittàMetropolitana‬ e mai davvero rispettata.
Fu circa un anno fa e proprio con questo provvedimento dell’ex Provincia che le amministrazioni comunali delle due città, quasi bruscamente riportate a una realtà che senz’altro ben conoscevano, si prodigarono in dichiarazioni surreali pur di giustificare il disinteresse patologico che avevano mostrato negli ultimi anni. Parole vuote che si sono ancor più rivelate in questi mesi come scuse e mediocri esercizi di retorica.

Insomma, nonostante numerosi cittadini abbiano segnalato persino roghi tossici dolosamente appiccati durante la notte, malgrado dai dati epidemiologici esistenti emerga che nelle aree circostanti il “Cantariello” i picchi di patologie polmonari e neoplasie siano ben al di sopra della media del resto della popolazione residente, le amministrazioni dei due territori continuano a non prendere provvedimenti decisivi per contenere e risolvere definitivamente un’‪#‎EMERGENZA‬ ambientale che giorno dopo giorno assume contorni sempre più preoccupanti.

Stanchi della ormai solita e vergognosa assenza delle istituzioni, i ragazzi e le ragazze dei gruppi di Afragola e Casoria del Movimento Culturale Ideelibere hanno il 19 aprile presentato e protocollato un’ufficiale istanza agli enti competenti invitandoli a procedere tempestivamente alla convocazione di una ‪#‎ConferenzaDeiServizi‬, unico strumento giuridico in grado di portare in tempi rapidi alla soluzione di un problema amministrativo che innegabilmente coinvolge e danneggia non solo chi ha competenza territoriale, ma anche le realtà vicine.

Continuare ad ignorare questa emergenza è nient’altro che un ATTO CRIMINALE, ci aspettiamo dunque che le Istituzioni si attivino quanto prima per chiudere definitivamente una vicenda ripugnante che si trascina da veramente troppo tempo.

Nell’attesa di ricevere risposte esprimiamo la nostra assoluta vicinanza ai cittadini della zona e alle tante imprese fortemente danneggiate da questi avvenimenti.
Saremo al vostro fianco continuando con tenacia questa importante battaglia di diritto e civiltà.

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La TERRA DEI FUOCHI non deve morire

“Terra dei fuochi” è un termine usato per la prima volta nel “Rapporto Ecomafie 2003” curato da Legambiente, e indica quella porzione del territorio campano che, estendendosi tra le province di Napoli e Caserta per un grandezza di 1076km², ospita oltre 2 milioni e mezzo di abitanti. Questa zona, che comprendere il famoso “triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano”, è oggetto di uno stretto monitoraggio da parte del Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Regione Campania, per l’elevata mortalità a causa di tumori e malformazioni congenite rilevate dal 1994 al 2002.
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