Europa arriviamo!

Napoli, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Genova, Firenze, Bari, Roma Capitale : le nostre future città metropolitane (fatta eccezione per Reggio Calabria che lo diventerà nel 2016), il nostro salto verso l’Europa.

Ma cosa cambia? Quali sono i vantaggi? Attualmente le province italiane sono 110. Il disegno di legge delle città metropolitane ha come obiettivi la diminuzione sensibile dei costi politici legati agli organi provinciali, attraverso la trasformazione delle province in “enti territoriali di area vasta”, e la valorizzazione di Comuni e Regioni. Con le nuove norme sparirà la giunta provinciale e tutte le sue cariche, ovvero: presidente della provincia, consiglio provinciale e membro dell’assemblea dei sindaci. Questi ultimi verranno sostituiti da nuovi organi previsti dal ddl delle nuove città e saranno:

– il sindaco metropolitano del comune capoluogo;
–  il consiglio metropolitano (un organo di indirizzo e controllo che approverà regolamenti, piani etc…).;
– la conferenza metropolitana (composta dal sindaco metropolitano e dai sindaci dei comuni della città
metropolitana).

In questo modo più di 700 assessori smetteranno di svolgere le proprie funzioni e si elimineranno quasi 2700 consiglieri provinciali. La città metropolitana rivestirà le funzioni fondamentali della provincia: piano strategico del territorio metropolitano, pianificazione territoriale generale, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano.

Per quanto riguarda la città di Napoli domenica 12 ottobre dalle ore 8 alle ore 20 si terranno le elezioni per eleggere il Consiglio Metropolitano. Quest’ultimo sarà composto dal sindaco De Magistris più altri 24 consiglieri. L’idea di città metropolitana oltre ad essere volta ad un forte risparmio economico dovrebbe essere inquadrata come accesso al progresso ed a una più vicina idea di cittadinanza europea.

Il primo gennaio 2015 è vicino, Europa arriviamo!

Chiara Gennari

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