Mahatari – Vittime della mutilazione genitale femminile

“Mi chiamo Mahatari e ho 10 anni. Vivo in Somalia, in un piccolo villaggio. La mia capanna non è tra le più belle, la mia mamma e il mio papà lavorano tutto il giorno e spesso per me e i miei fratellini non c’è quasi nulla da mangiare, ma io sono felice ugualmente. Mi hanno insegnato che quando c’è l’amore della famiglia si può superare tutto, e io sono davvero convinta che sia così. La mia mamma stamattina mi ha parlato di qualcosa di strano, qualcosa che lei vorrebbe che facessi. Mi ha detto che anche lei lo ha fatto alla mia età, che non devo spaventarmi, che lei sarà vicina a me in ogni momento, ma io non sono riuscita a capire bene cosa accadrà. Mi ha detto che sarà qualcosa di molto doloroso, che mi cambierà per sempre la vita, ma mi ha anche detto che lei lo ha fatto, sua madre lo ha fatto, sua nonna l’ha fatto, tutte le donne del villaggio lo hanno fatto, alla mia età. La mamma mi ha anche spiegato che sarà un sacrificio che dovrò fare per il mio futuro: se non le obbedirò verrò allontanata dalla mia comunità, nessuno vorrà sposarmi e rimarrò da sola… no, non voglio, obbedirò alla mamma! Anche le mie amiche faranno la stessa cosa, siamo tutte un po’ spaventate, ma sappiamo che le nostre mamme vogliono solo il meglio per noi.”

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