Le nostre scuole sono sicure? – LA BATTAGLIA CONTINUA

In Italia oltre 6 scuole su 10 non sono in possesso del certificato diagibilità, in regione Campania meno di una scuola su dieci (il 9,3%) è stata costruita con criteri antisismici e solo nel 28,1% degli edifici scolastici è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica. A questi dati già sconfortanti va aggiunto che il 55,1% delle scuole campane ha bisogno di urgenti interventi di manutenzione. La situazione nella provincia di Napoli poi è terribilmente preoccupante, per questa ragione già l’anno scorso in diversi comuni dell’area Nord, con un appello siglato anche da numerosi dirigenti scolastici, noi del Movimento Culturale Ideelibere chiedemmo alle amministrazioni del territorio di agire per mettere in sicurezza le aree che ospitano gli edifici scolastici. In quei giorni ricevemmo come risposta dalle istituzioni solo un assordante e colpevole silenzio.Ora però, è giunto il tempo di rilanciare una battaglia che non può più essere sottovalutata.

Venerdì 2 settembre, nei comuni di AFRAGOLA e CASORIA, abbiamo richiesto, con una formale istanza regolarmente protocollata, di intervenire per verificare se gli edifici scolastici sono effettivamente in possesso dei requisiti previsti dalla legge in materia di agibilità, e di provvedere eventualmente a risolvere ogni criticità strutturale in tempi rapidi. Purtroppo ad oggi non ci è pervenuta alcuna risposta e siamo dunque pronti a intensificare ogni forma di pressione politica, coinvolgendo se necessario famiglie e studenti in un percorso di lotta civile a tutela dell’interesse generale. Queste le parole del Presidente Salvatore Salzano:  

“Gran parte delle nostre scuole sono in condizioni a dir poco vergognose, a causa di anni di superficialità e disinteresse amministrativo. Già prima che il sisma di Amatrice ponesse la questione, noi del Movimento Culturale Ideelibere eravamo stati gli unici a evidenziare il problema della sicurezza in relazione all’edilizia scolastica e abbiamo sempre denunciato il silenzio delle amministrazioni coinvolte. Gli interventi che chiediamo non sono più rimandabili, nelle scuole si costruisce il Futuro e noi siamo pronti a batterci in ogni sede per tutelare il diritto di studenti, docenti e operatori a lavorare serenamente in ambienti praticabili che non mettano a rischio in alcun modo la lorosicurezza e la loro salute.”

Un Paese che si definisce civile non sottovaluta, o peggio ignora, emergenze simili.
Ci aspettiamo dunque risposte chiare e circostanziate già la prossima settimana.

 
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